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U.S.T. NAPOLI – O.d.S. n. 33 del 07/06/2018. Mancata informazione alle OO.SS. – Anomalie organizzative e gestionali uffici del P.R.A.P.

Giugno 12, 2018 Sinappe 0 Comments

Egregio Provveditore,
la scrivente O.S., è venuta a conoscenza dell’emanazione dell’ordine di servizio in oggetto da parte della S.V., in sostituzione dell’O.d.S. n. 19 del 09/04/0218, entrambi non partecipati ne condivisi con le OO.SS., con cui è stata disciplinata la riorganizzazione dell’Ufficio Regionale per la Sicurezza della Traduzioni.
Orbene, questa O.S. avrebbe gradito, quanto meno, essere informata circa l’O.d.S. in questione trattandosi di organizzazione del lavoro e quindi materia di contrattazione, dal momento che vengono disciplinati orari di lavoro e turni di servizio del personale di Polizia Penitenziaria ivi operante, nel rispetto delle prerogative sindacali e nell’ottica, sicuramente condivisa dalla S.V., delle corrette relazioni sindacali.
Nel sottolineare tale mancanza, alla quale sicuramente la S.V. vorrà porre rimedio quanto prima, la scrivente O.S. si vede costretta ad entrare solo adesso nel merito della questione “a giochi fatti” e non, come sarebbe stato opportuno, in sede di convocazione ad un legittimo e democratico tavolo di confronto, nel rispetto del confronto tra le parti e del contributo che le OO.SS. avrebbero potuto e dovuto apportare nel caso in argomento.
Nello specifico, l’O.d.S. in argomento, nel riorganizzare capillarmente l’U.S.T. incardinato in codesto P.R.A.P., ripartisce incarichi, distribuisce carichi di lavoro e definisce orari e turni di lavoro. In particolare, viene disciplinato l’orario di servizio dei vari settori in maniera generica e non dettagliata e vengono assegnate o trasferite unità di personale ai vari settori senza fornire notizie circa i criteri utilizzati e senza l’emanazione preventiva di interpelli interni volti a garantire il principio delle pari opportunità.
Ma molteplici e diverse sono le doglianze che giungono a questa Segreteria in relazione alla filosofia gestionale attuata in riferimento all’impiego delle risorse umane, forse non scevra da condizionamenti impropri. Quello che si vuole escludere è, appunto, che alcune scelte vengano effettuate secondo criteri non proprio trasparenti favorendo alcuni a discapito di altri. Alla luce di questa iniziale quanto doverosa premessa, v’è necessità di appurare il criterio utilizzato da ultimo per l’individuazione del ruolo di Responsabile del Settore II – Cinofili, laddove viene nominato un Responsabile non in possesso della pertinente specializzazione, nonostante la presenza di un Ispettore in possesso di specifici requisiti e già Coordinatore Regionale del servizio in questione. Nello stesso settore, tra l’altro si arriva al paradosso di affidare il Coordinamento ad un Assistente Capo a cui sono sottoposti funzionalmente ruoli e qualifiche gerarchicamente superiori. Ove non confutata la notizia, che peraltro (da quanto è dato sapere) non pare sia connessa a dimostrate o contestate carenze professionali, una siffatta determinazione si porrebbe quale aperta violazione dell’articolo 39 del regolamento di servizio che rimanda la scelta dei preposti/coordinatori fra gli appartenenti ai ruoli degli ispettori e dei sovrintendenti, lasciando intendere una preminenza del maggior grado nell’affidamento dei servizi di responsabilità. Al contrario, ci risulta, altresì, che presso codesto P.R.A.P., due unità del ruolo Ispettori vengano impiegate presso la Segreteria Agenti.
Altra riflessione che si rende necessaria, strettamente connessa alle modalità di gestione del personale, è relativa al costante ricorso al lavoro straordinario da parte alcune unità delle c.d. “cariche fisse” con turno fisso mattinale (sembrerebbe che alcune unità afferenti agli uffici di cui si discute espletino turni di servizio già programmati con il lavoro straordinario). Considerato che l’organico oggi amministrato da codesto P.R.A.P. risulta aderente alle dotazioni fissate dal decreto ministeriale, non si comprendono le ragioni di un ricorso al lavoro straordinario così frequente: una straordinarietà che è diventata invece prassi. Inoltre, ci risulta che agli ispettori responsabili del Settore I (Coordinamento operativo traduzioni), Settore II (Gestione operativa automezzi e aeroportuale) e Settore III (Polizia Stradale), tutti afferenti alla Sezione II dell’Ufficio V, non viene corrisposta l’indennità di presenza esterna, ma la stessa verrebbe, invece, corrisposta solo ai Commissari responsabili delle Sezioni. Non si comprendono i motivi sottesi a tale ingiustificata sperequazione posto che la norma non statuisce differenze in ordine al grado rivestito.
Ancora, in merito alla ripartizione del FESI, ci viene riferito che presso la Sezione I scorte, il personale che espleta prettamente ed esclusivamente servizio d’ufficio, verrebbe inserito “tout court” nella fascia A1 in aperto contrasto con le disposizioni vigenti in materia. Sempre nello stesso settore sarebbe stata predisposta una postazione di servizio riservata un ispettore in qualità di “preposto + segreteria personale polizia penitenziaria”.
Si lamenta, inoltre, la mancata trasmissione alle OO.SS. del prospetto mensile delle competenze accessorie messe in pagamento al personale, posto che diverse unità di personale presso gli uffici di codesto PRAP espleterebbero ore di lavoro straordinario remunerato.
Si chiede, infine, di conoscere quali siano le modalità di accesso ai servizi scorte autorità, N.O.C. e alle due officine regionali, nel rispetto delle pari opportunità e della trasparenza amministrativa, in considerazione della recente assegnazione “intuitu personae” di alcune unità presso i settori sopra citati.
Pertanto, alla luce di quanto sopra rappresentato si invita la S.V. a sospendere l’ordine di servizio in oggetto ed a convocare le OO.SS. per discutere l’organizzazione del lavoro presso l’U.S.T. in argomento.
Si chiede, in ultimo, di riscontrare le doglianze esposte e sanare eventuali anomalie e disparità di trattamento che, inevitabilmente, si ripercuotono sulla serenità lavorativa del personale ivi operante.

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