
Egr. Provveditore,
torna agli onori della cronaca il penitenziario di Pagliarelli Palermo, ove si è consumata questi giorni l’ennesima aggressione ai danni di tre unità di Polizia Penitenziaria che prestano servizio presso il nucleo N.T.P. di Palermo, di cui sono stati accompagnati e curati in ospedale con prognosi di una settimana. L’autore del folle gesto, di cui allo stato non si conoscono i motivi scatenanti, è un detenuto in attesa di partecipare ad un processo , che poi successivamente
è stato rinviato. Parrebbe che l’aggressione sarebbe avvenuta durante il tragitto per futili motivi, addirittura offendendo pesantemente una ispettrice. Appare chiaro che la situazione delle aggressioni da parte dei detenuti che è diventata insostenibile, e quanto avvenuto è la riprova di come il sistema penitenziario dimostri delle lacune così evidenti da consentire episodi violenti, rendendo il lavoro del personale più difficile e rischioso non solo all’interno degli istituti , ma anche all’esterno, con servizi di traduzione sotto scorta che diventano obiettivo di possibili aggressioni e fughe.
Per quanto in narrativa non può più tollerarsi il richiamo al Rischio professionale quanto l’esito di quell’evento mina l’incolumità fisica di coloro che quotidianamente servono lo Stato.