Casa Circondariale di Torino – Richiesta di chiarimenti sulla mancata possibilità di usufruire della Mensa Obbligatoria di Servizio, al personale di scorta NTP, ed elargizione successiva di buono pasto
La Segretaria Regionale Si.NA.PPe. Piemonte, comunica che tramite i propri associati, è venuta a conoscenza di un grave disservizio arrecato al personale del Nucleo Traduzione Interprovinciale di Torino ed uno spreco di denaro pubblico, per la successiva elargizione e compensazione al medesimo personale di scorta, di buono pasto, vista la mancata possibilità di usufruire di MOS.
Difatti si segnala che in data 12/11/2015, un’unità in servizio presso il NTI, con orario di servizio 18.00/24.00, impiegato in qualità di addetto scorte detenuti, è stata comandata alle ore 19.05 circa, dalla Sorveglianza Generale serale, di portarsi presso il Block House, per permettere ai colleghi ivi in servizio, di usufruire della locale M.O.S., senza minimamente preoccuparsi se il medesimo, avesse o meno cenato.
Per tale motivazione, l’unità di scorta in questione, eseguiva l’ordine ricevuto giungendo nel posto di servizio indicato e dopo aver permesso ai due operatori di usufruire del servizio M.O.S.e giunto finalmente il proprio turno, riceveva nuovo ordine da parte del Responsabile di Sorveglianza Generale, di recarsi presso l’autopattuglia intercinta, per permettere anche ad altre due unità in servizio di vigilanza perimetrale, di usufruire del servizio M.O.S..
Si segnala e si evidenzia che in altre serate, si è sempre permesso il cambio tra le due unità o l’utilizzo di altro personale in servizio al Reparto e non di utilizzare il personale addetto alle scorte detenuti di pronto impiego.
Per tale ragione, il Si.NA.PPe. ha appreso che l’operatore addetto scorte NTI, nonostante avesse espresso la volontà di usufruire anch’egli di M.O.S. come previsto dal vigente art. 89 del Regolamento di servizio del Corpo di Polizia Penitenziaria, ma la Sorveglianza Generale ribadì l’ordine, per cui l’addetto scorte, eseguiva protamente l‘ordine e permetteva prima ad uno e poi all’altro collega, di usufruire di M.O.S., terminando le operazioni alle ore 20.45 circa.
Arrivato il secondo collega presso l’autopattuglia, riferiva al collega di scorta NTI che il Responsabile della Sorveglianza Generale, lo aveva informato, di non permettersi di effettuare richiesta di buono pasto, ma di recarsi in mensa, giungendo presso la locale M.O.S. alle ore 20.55 circa.
Si premette alle SS.LL. che l’orario di apertura e chiusura serale, della locale M.O.S. sono i seguenti dalle ore 19.00 alle ore 21.00, per cui l’addetto scorta NTI, giunto in mensa, notava che non vi erano più pasti e le operatrici mensa, dietro precisa domanda, rispondevano che non avrebbero potuto cucinare altro cibo, in quanto entro pochi minuti, avrebbero dovuto chiudere la mensa, per termine del servizio.
Per tale ragione, l’addetto scorta, comunicava al Responsabile di Sorveglianza della mancata possibilità di effettuare la cena, visto sia l’assenza dei pasti e visto ulteriormente l’orario del termine del servizio M.O.S., ma innanzi al collega Preposto NTI, il Responsabile di Sorveglianza Generale, rispondeva che non avrebbe firmato alcuna richiesta di pagamento di buono pasto, senza ascoltare quanto realmente accaduto.
Per tali motivazioni il Si.NA.PPe. sempre attento alle esigenze ed alle richieste formulate dai Poliziotti Penitenziari, auspica in intervento risolutore da parte delle SS.LL. in quanto secondo il Si.NA.PPe. vi è stato un’inutile utilizzo del personale di scorta NTI, presso l’Istituto Penitenziario, il quale non solo non è stato impiegato nei propri compiti primari ed istituzionali, ma utilizzato al solo fine di unità sacrificale, quasi come fosse considerato di secondo livello o di minor importanza, rispetto alle unità in servizio presso il Reparto dell’Istituto.
O.S, scrivente Si.NA.PPe., segnala che sembrerebbe che il medesimo Responsabile di Sorveglianza serale, non è nuovo a tale utilizzo indiscriminato e di mal gestione di personale addetto scorte NTI, attribuendo compiti istituzionali, diversi da quelli registrati sul foglio di servizio, ed utilizzando il personale di scorta NTI, al solo fine di cambi mensa, per permettere così al personale del Reparto, di usufruire di M.O.S, senza impiegarli come previsto dalle vigenti normative (vedasi Nuovo Modello Operativo delle Traduzioni e Piantonamenti), al compito primario e specifico previsto per specialità acquisita nel tempo di scorta, presso il Nucleo Traduzioni Interprovinciale e nei vari Nosocomi di Torino.
Per cui il Si.NA.PPe. chiede alle SS.L.L. i dovuti chiarimenti in merito a quanto segnalato ed evidenziato alla Direzione della C.C. Torino, visto il palese sperpero di denaro e la concessione successiva di buono pasto da parte dell’Amministrazione locale di Torino, dovuta ad una non corretta gestione, delle risorse umane e del personale, impiegato nei compiti di addetto scorta in servizio serale.
Per cui la Segretaria Regionale Si.NA.PPe., resta in attesa di riscontro urgente o delucidazioni in merito e nel frattempo porge alle SS.LL. distinti saluti.
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Casa Circondariale di Torino – Richiesta di chiarimenti sulla mancata possibilità di usufruire della Mensa Obbligatoria di Servizio, al personale di scorta NTP, ed elargizione successiva di buono pasto
Alle SS.LL.,
La Segretaria Regionale Si.NA.PPe. Piemonte, comunica che tramite i propri associati, è venuta a conoscenza di un grave disservizio arrecato al personale del Nucleo Traduzione Interprovinciale di Torino ed uno spreco di denaro pubblico, per la successiva elargizione e compensazione al medesimo personale di scorta, di buono pasto, vista la mancata possibilità di usufruire di MOS.
Difatti si segnala che in data 12/11/2015, un’unità in servizio presso il NTI, con orario di servizio 18.00/24.00, impiegato in qualità di addetto scorte detenuti, è stata comandata alle ore 19.05 circa, dalla Sorveglianza Generale serale, di portarsi presso il Block House, per permettere ai colleghi ivi in servizio, di usufruire della locale M.O.S., senza minimamente preoccuparsi se il medesimo, avesse o meno cenato.
Per tale motivazione, l’unità di scorta in questione, eseguiva l’ordine ricevuto giungendo nel posto di servizio indicato e dopo aver permesso ai due operatori di usufruire del servizio M.O.S.e giunto finalmente il proprio turno, riceveva nuovo ordine da parte del Responsabile di Sorveglianza Generale, di recarsi presso l’autopattuglia intercinta, per permettere anche ad altre due unità in servizio di vigilanza perimetrale, di usufruire del servizio M.O.S..
Si segnala e si evidenzia che in altre serate, si è sempre permesso il cambio tra le due unità o l’utilizzo di altro personale in servizio al Reparto e non di utilizzare il personale addetto alle scorte detenuti di pronto impiego.
Per tale ragione, il Si.NA.PPe. ha appreso che l’operatore addetto scorte NTI, nonostante avesse espresso la volontà di usufruire anch’egli di M.O.S. come previsto dal vigente art. 89 del Regolamento di servizio del Corpo di Polizia Penitenziaria, ma la Sorveglianza Generale ribadì l’ordine, per cui l’addetto scorte, eseguiva protamente l‘ordine e permetteva prima ad uno e poi all’altro collega, di usufruire di M.O.S., terminando le operazioni alle ore 20.45 circa.
Arrivato il secondo collega presso l’autopattuglia, riferiva al collega di scorta NTI che il Responsabile della Sorveglianza Generale, lo aveva informato, di non permettersi di effettuare richiesta di buono pasto, ma di recarsi in mensa, giungendo presso la locale M.O.S. alle ore 20.55 circa.
Si premette alle SS.LL. che l’orario di apertura e chiusura serale, della locale M.O.S. sono i seguenti dalle ore 19.00 alle ore 21.00, per cui l’addetto scorta NTI, giunto in mensa, notava che non vi erano più pasti e le operatrici mensa, dietro precisa domanda, rispondevano che non avrebbero potuto cucinare altro cibo, in quanto entro pochi minuti, avrebbero dovuto chiudere la mensa, per termine del servizio.
Per tale ragione, l’addetto scorta, comunicava al Responsabile di Sorveglianza della mancata possibilità di effettuare la cena, visto sia l’assenza dei pasti e visto ulteriormente l’orario del termine del servizio M.O.S., ma innanzi al collega Preposto NTI, il Responsabile di Sorveglianza Generale, rispondeva che non avrebbe firmato alcuna richiesta di pagamento di buono pasto, senza ascoltare quanto realmente accaduto.
Per tali motivazioni il Si.NA.PPe. sempre attento alle esigenze ed alle richieste formulate dai Poliziotti Penitenziari, auspica in intervento risolutore da parte delle SS.LL. in quanto secondo il Si.NA.PPe. vi è stato un’inutile utilizzo del personale di scorta NTI, presso l’Istituto Penitenziario, il quale non solo non è stato impiegato nei propri compiti primari ed istituzionali, ma utilizzato al solo fine di unità sacrificale, quasi come fosse considerato di secondo livello o di minor importanza, rispetto alle unità in servizio presso il Reparto dell’Istituto.
O.S, scrivente Si.NA.PPe., segnala che sembrerebbe che il medesimo Responsabile di Sorveglianza serale, non è nuovo a tale utilizzo indiscriminato e di mal gestione di personale addetto scorte NTI, attribuendo compiti istituzionali, diversi da quelli registrati sul foglio di servizio, ed utilizzando il personale di scorta NTI, al solo fine di cambi mensa, per permettere così al personale del Reparto, di usufruire di M.O.S, senza impiegarli come previsto dalle vigenti normative (vedasi Nuovo Modello Operativo delle Traduzioni e Piantonamenti), al compito primario e specifico previsto per specialità acquisita nel tempo di scorta, presso il Nucleo Traduzioni Interprovinciale e nei vari Nosocomi di Torino.
Per cui il Si.NA.PPe. chiede alle SS.L.L. i dovuti chiarimenti in merito a quanto segnalato ed evidenziato alla Direzione della C.C. Torino, visto il palese sperpero di denaro e la concessione successiva di buono pasto da parte dell’Amministrazione locale di Torino, dovuta ad una non corretta gestione, delle risorse umane e del personale, impiegato nei compiti di addetto scorta in servizio serale.
Per cui la Segretaria Regionale Si.NA.PPe., resta in attesa di riscontro urgente o delucidazioni in merito e nel frattempo porge alle SS.LL. distinti saluti.
Casa Circondariale di Torino – Richiesta di chiarimenti sulla mancata possibilità di usufruire della Mensa Obbligatoria di Servizio, al personale di scorta NTP, ed elargizione successiva di buono pasto
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