il tema del “Benessere del Personale di Polizia Penitenziaria”, ha sicuramente l’obiettivo di determinare, al di là delle attività e delle misure già poste in essere, metodologie operative e strategie finalizzate a rafforzare il sistema di relazioni con le Istituzioni e a migliorare le condizioni del personale sui luoghi di lavoro. A proposito di benessere del personale, ci è stato segnalato di taluni comportamenti anomali tenuti nell’espletamento del servizio da parte del Comandante di Reparto del Nucleo Provinciale di Milano, sia nella gestione dei servizi, che nell’interlocuzione con il personale subordinato.
L’ultimo episodio sarebbe avvenuto nella giornata del 15 giugno u.s., alle ore 8.00 circa presso la Casa di Reclusione di Milano Opera, ove il suddetto Comandante avrebbe assunto un comportamento del tutto impertinente nelle relazioni interlocutorie con il personale, alimentando ansia e mettendo in discussione la serenità lavorativa di tutti i suoi subordinati. Nel particolare, è stato riferito che in tale giorno vi era una pioggia battente e un forte vento, e nel bel mezzo della strada inzuppata d’acqua si stava incamminando il Personale del Nucleo Provinciale di Milano per prelevare i detenuti presso le cellette dell’Ufficio Matricola.
La fortuna o sfortuna, ha voluto che in quel frangente transitasse un pullman dell’Amministrazione, un mezzo guidato da un collega dotato indubbiamente di sensibilità, umanità e spirito di corpo, perché senza alcun indugio fermava il mezzo per fare salire i colleghi già tutti inzuppati dalla pioggia. Il Comandante del Nucleo Provinciale di Milano, in borghese e coperto dalla pioggia battente, notava questa “benevole” azione, invece di apprezzarne il gesto, avrebbe addirittura ordinato a tutti i colleghi di non salire sul mezzo e di recarsi a piedi all’interno della struttura penitenziaria, avendo avuto pure l’ardire di rimproverare l’autista per essersi preoccupato del benessere dei suoi colleghi (COMPLIMENTI!!!).
Per quanto illustrato, la scrivente O.S. sottolinea che da tempo si è creata una frattura tra Personale e il Comandante di Reparto, i lavoratori effettivamente riferiscono di non sentirsi più tutelati dal suddetto Comandante.
Ritenendo che i rapporti tra il Personale e il Comandante di Reparto del Nucleo Provinciale di Milano siano ormai logori e che le occasioni per ricucire le relazioni sono state più volte concesse, per la serenità lavorativa dei dipendenti e per la salvaguardia dell’immagine della struttura, si chiede pertanto la rimozione del Comandante del Nucleo Provinciale di Milano poiché nonostante le problematiche siano state descritte in modo analitico, come pure sia stata sottolineata ed evidenziata la situazione di grave affanno in cui opera il personale del quadro, nessuna delle nostre note hanno ricevuto completa soddisfazione.
Per concludere, qualora quest’ultimo appello non fosse ascoltato, il Si.N.A.P.Pe, nell’ambito delle iniziative pubbliche di lotta democratica per la compiuta affermazione dei diritti degli operatori penitenziari della regione Lombardia, ed il riconoscimento formale e sostanziale delle prerogative delle Organizzazioni Sindacali quali unico soggetto legittimamente abilitato alla rappresentanza negoziale dei lavoratori, informerà la S.V. che terrà quale prima tangibile e pubblica iniziativa, una manifestazione sit-in di protesta del Personale di Polizia Penitenziaria presso la Prefettura di Milano, per investire la predetta Autorità dei comportamenti impropri assunti in servizio dal Comandante del Nucleo Provinciale di Milano nei riguardi dei suoi subalterni.
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NUCLEO PROVINCIALE DI MILANO – Benessere personale di Polizia Penitenziaria. Richiesta chiarimenti
Illustrissimo Sig. Provveditore,
il tema del “Benessere del Personale di Polizia Penitenziaria”, ha sicuramente l’obiettivo di determinare, al di là delle attività e delle misure già poste in essere, metodologie operative e strategie finalizzate a rafforzare il sistema di relazioni con le Istituzioni e a migliorare le condizioni del personale sui luoghi di lavoro. A proposito di benessere del personale, ci è stato segnalato di taluni comportamenti anomali tenuti nell’espletamento del servizio da parte del Comandante di Reparto del Nucleo Provinciale di Milano, sia nella gestione dei servizi, che nell’interlocuzione con il personale subordinato.
L’ultimo episodio sarebbe avvenuto nella giornata del 15 giugno u.s., alle ore 8.00 circa presso la Casa di Reclusione di Milano Opera, ove il suddetto Comandante avrebbe assunto un comportamento del tutto impertinente nelle relazioni interlocutorie con il personale, alimentando ansia e mettendo in discussione la serenità lavorativa di tutti i suoi subordinati. Nel particolare, è stato riferito che in tale giorno vi era una pioggia battente e un forte vento, e nel bel mezzo della strada inzuppata d’acqua si stava incamminando il Personale del Nucleo Provinciale di Milano per prelevare i detenuti presso le cellette dell’Ufficio Matricola.
La fortuna o sfortuna, ha voluto che in quel frangente transitasse un pullman dell’Amministrazione, un mezzo guidato da un collega dotato indubbiamente di sensibilità, umanità e spirito di corpo, perché senza alcun indugio fermava il mezzo per fare salire i colleghi già tutti inzuppati dalla pioggia. Il Comandante del Nucleo Provinciale di Milano, in borghese e coperto dalla pioggia battente, notava questa “benevole” azione, invece di apprezzarne il gesto, avrebbe addirittura ordinato a tutti i colleghi di non salire sul mezzo e di recarsi a piedi all’interno della struttura penitenziaria, avendo avuto pure l’ardire di rimproverare l’autista per essersi preoccupato del benessere dei suoi colleghi (COMPLIMENTI!!!).
Per quanto illustrato, la scrivente O.S. sottolinea che da tempo si è creata una frattura tra Personale e il Comandante di Reparto, i lavoratori effettivamente riferiscono di non sentirsi più tutelati dal suddetto Comandante.
Ritenendo che i rapporti tra il Personale e il Comandante di Reparto del Nucleo Provinciale di Milano siano ormai logori e che le occasioni per ricucire le relazioni sono state più volte concesse, per la serenità lavorativa dei dipendenti e per la salvaguardia dell’immagine della struttura, si chiede pertanto la rimozione del Comandante del Nucleo Provinciale di Milano poiché nonostante le problematiche siano state descritte in modo analitico, come pure sia stata sottolineata ed evidenziata la situazione di grave affanno in cui opera il personale del quadro, nessuna delle nostre note hanno ricevuto completa soddisfazione.
Per concludere, qualora quest’ultimo appello non fosse ascoltato, il Si.N.A.P.Pe, nell’ambito delle iniziative pubbliche di lotta democratica per la compiuta affermazione dei diritti degli operatori penitenziari della regione Lombardia, ed il riconoscimento formale e sostanziale delle prerogative delle Organizzazioni Sindacali quali unico soggetto legittimamente abilitato alla rappresentanza negoziale dei lavoratori, informerà la S.V. che terrà quale prima tangibile e pubblica iniziativa, una manifestazione sit-in di protesta del Personale di Polizia Penitenziaria presso la Prefettura di Milano, per investire la predetta Autorità dei comportamenti impropri assunti in servizio dal Comandante del Nucleo Provinciale di Milano nei riguardi dei suoi subalterni.
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