Atteso che in data 12 maggio 2021, codesto PRAP, recependo la sentenza del Tribunale di Torino, Sez. Lavoro, dell’11.03.2021, ha annullato il PID del 06/03/2020 e ha dichiarato reviviscente il PID del 18/12/2018, aggiornato il 3 luglio 2019; le Organizzazioni sindacali in intestazione, visto l’art 23, comma 3, del PID del 18/12/2018, aggiornato il 3 luglio 2019, che impegna le parti ad attivare un tavolo per la definizione di un protocollo distrettuale di mobilità dei NN.TT.PP. la cui tempistica della conclusione dei lavori risulta ampiamente superata; INVITANO codesto Provveditore regionale a convocare, senza ulteriore indugio, le OO.SS. di categoria per la conclusione dei lavori. Trascorsi inutilmente tre giorni dalla presente senza un riscontro positivo della presente, queste OO.SS. considereranno tale ritardo come il “continuum” del trattamento antisindacale già oggetto di condanna del Giudice del Lavoro di Torino e si vedranno costrette ad adire nuovamente alle vie legali.
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P.R.A.P. Piemonte – Invito applicazione art. 23, comma 3, P.I.D. del 18 dicembre 2018, aggiornato il 3 luglio 2019, (attivazione tavolo NN.TT.PP.).
Atteso che in data 12 maggio 2021, codesto PRAP, recependo la sentenza del Tribunale di Torino, Sez. Lavoro, dell’11.03.2021, ha annullato il PID del 06/03/2020 e ha dichiarato reviviscente il PID del 18/12/2018, aggiornato il 3 luglio 2019; le Organizzazioni sindacali in intestazione, visto l’art 23, comma 3, del PID del 18/12/2018, aggiornato il 3 luglio 2019, che impegna le parti ad attivare un tavolo per la definizione di un protocollo distrettuale di mobilità dei NN.TT.PP. la cui tempistica della conclusione dei lavori risulta ampiamente superata;
INVITANO
codesto Provveditore regionale a convocare, senza ulteriore indugio, le OO.SS. di categoria per la conclusione dei lavori. Trascorsi inutilmente tre giorni dalla presente senza un riscontro positivo della presente, queste OO.SS. considereranno tale ritardo come il “continuum” del trattamento antisindacale già oggetto di condanna del Giudice del
Lavoro di Torino e si vedranno costrette ad adire nuovamente alle vie legali.
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