
Signor Presidente,
lo scorso 4 settembre si è svolta presso il Ministero della Funzione Pubblica la riunione concernente
le problematiche del Comparto Sicurezza-Difesa.
Premesso il carattere prevalentemente tecnico della riunione, nel corso del dibattito è emersa
chiaramente l’esigenza di ottenere un chiarimento politico circa la reale disponibilità delle risorse e degli
strumenti indispensabili a consentire alle parti di programmare una serie di interventi normativi in tema di
previdenza complementare, T.F.R., nel rispetto della specificità del comparto e della categoria. La stessa
esigenza è stata ravvisata con riferimento alla praticabilità di un superamento delle attuali limitazioni
imposte col tetto salariale, che rappresentano un serio rischio per la tenuta organizzativa del sistema di
sicurezza di questo Paese.
Certi che il Ministro D’Alia Le abbia reso noti gli esiti della predetta riunione, le scriventi OO.SS. –
che rappresentano la totalità dei lavoratori del Comparto Sicurezza-Difesa – giudicano positivamente il fatto
che il Governo abbia già manifestato l’impegno a procedere al varo di una legge delega sul riordino delle
carriere delle Forze di Polizia prima della definitiva approvazione della revisione dello strumento militare.
Anche in questo caso, però, v’è poi l’ ineludibile esigenza di procedere all’avvio di un ragionamento politico
che consenta di verificare se oggi vi siano ancora le condizioni per il mantenimento di un unico Comparto
contrattuale Sicurezza-Difesa, come peraltro emerso dalla predetta riunione, o se, invece, non si renda
necessaria una soluzione diversa, nell’ambito della quale le problematiche afferenti i citati settori vengano
affrontati e risolti separatamente, per esaltare le rispettive peculiarità professionali e individuare le soluzioni
più congeniali a risolvere le diverse problematiche.
Oggi, in vista della ripresa autunnale dei lavori, nella prospettiva di una possibile riacutizzazione
delle tensioni di piazza, appare più che mai ineludibile l’esigenza di ottenere una risposta celere ed esaustiva
in ordine agli intendimenti del Governo rispetto a rivendicazioni che registrano la sensibile attenzione di tutti
i lavoratori in uniforme.
In questa ottica, Le chiediamo di far tenere al più presto la fissazione di un incontro con le scriventi
OO.SS., da cui far scaturire l’avvio di un percorso di confronto costruttivo e auspichiamo fruttuoso che
consenta di verificare appieno la reale volontà del Governo di discutere delle esigenze rappresentate, avendo
ovviamente a riferimento la specificità della categoria stabilita per legge.
Ad ogni buon fine, siamo anche in qualche misura costretti a rappresentarle che lo stato di agitazione
della categoria già in atto, non potrà che sfociare in una serie di iniziative di protesta che potrebbero apparire
inevitabili laddove dovesse malauguratamente materializzarsi una risposta negativa o, peggio, una altrettanto
significativa inerzia interlocutoria sui temi prospettati.
Confidando nella Sua sensibilità istituzionale, invero più volte manifestata nei confronti delle donne
e degli uomini in divisa, restiamo in attesa di cortese riscontro e, con l’occasione, Le inviamo sentimenti di
rinnovata stima.