
Egregio Direttore,
questa O.S. apprende, con non poca amarezza, dello stato di costante emergenza e criticità in cui è costretto a lavorare ogni singolo addetto, allo stato attuale tre, dell’ufficio servizi centrale dell’istituto reggiano. Risulterebbe infatti che: mai gli addetti svolgano un turno di servizio pari a 6 ore, a differenza di altri uffici; in più occasioni, anzi, hanno svolto turni anche di oltre 10 ore continuative, senza neanche fruire della mensa per non dover poi rimanere ulteriormente per il relativo recupero. E’ impensabile che si chieda ad un lavoratore di effettuare un turno lavorativo con inizio alle ore 07:00 e fine alle ore 20:00, eppure è successo. Più di una volta è capitato che, in assenza di una corretta “quadratura” dei turni delle singole unità operative presenti, pur dopo un turno di 9-10 ore, siano tornati dopo neanche 6 ore dal precedente, per garantire anche quello notturno. Per non parlare dei riposi settimanali a cui rinunciano per dare supporto ai colleghi a turno. Costantemente, per la posizione logistica in cui si trova l’ufficio, gli addetti vengono distratti ed interrotti sia per cose futili quali annotazioni sui registri per lavoro straordinario svolto il giorno precedente da ogni singolo poliziotto, a prescindere dal ruolo, richieste di congedo non programmato e/o permesso orario che dovrebbero essere DAPPRIMA valutato dal RUO, delucidazioni sui cambi mensa ecc. ma anche per le varie emergenze poiché tutte le volte che scatta un “allarme sonoro” in istituto, sono tra i primi ad intervenire portandosi nel posto interessato. Per la grave e cronica carenza di personale che affligge l’istituto è costretto a non dare esecuzione immediata e/o continua ai provvedimenti che la S.V. emana circa la collocazione di unità di polizia penitenziaria presso vari posti di servizio, vedasi avvicendamento addetti Skype e magazzino Ai colleghi individuati per questi posti di servizio non si sta riuscendo a garantire neanche un minimo di affiancamento, ragion per cui in assenza del titolare sarà davvero difficile arginare le proteste dei ristretti che potrebbero aversi in caso di mancato collegamento con i familiari o di consegna dei pacchi provenienti dall’esterno. Devono inseguire notizie ed informazioni non essendoci una circolarità delle stesse per iscritto e provenienti dai diretti superiori. E’ il caso di colleghi che, per motivi differenti, non possono essere impiegati in determinati posti di servizio. Allo stato attuale, di alcuni di loro, non si ha nulla di redatto per cui non si sa se quelle indicazioni siano o meno ancora valide. Appare appena il caso di ricordare che, sebbene un comando superiore possa essere anche orale, dopo un breve lasso di tempo va formulato per iscritto. Ciò gioverebbe agli addetti all’ufficio soprattutto al rientro da legittime assenze. Si chiede, inoltre, di “attenzionare” da parte di chi di dovere le continue richieste di congedi ordinari o variazioni di turno del personale, soprattutto graduato, che così facendo sguarnisce il reparto intero, soprattutto nel turno serale, di un ufficiale. Questo atteggiamento comporta l’attribuzione del carico della Sorveglianza Generale ad un preposto di una delle unità operative. Discende da quest’ultimo punto la richiesta di delucidazioni in merito ai rientri come Sorveglianza Generale dei RUO e dei vice RUO. Quanti devono garantirne in un mese? Nella riunione del 17/12/2020 con tutte le O.O. S.S. la Direzione chiedeva la presenza giornaliera, nel turno serale, di un ufficiale. Ad oggi non risulta che avvenga, se non sporadicamente. Di questa assenza, il personale ne risente fortemente poiché capita, nel turno pomeridiano-serale, che un assistente capo faccia da preposto in più unità operative contemporaneamente e che, addirittura, tale compito possa essere demandato a neo agenti, riducendo al minimo i livelli di sicurezza della struttura Il punto 8 articolo 7 del PIL di Reggio Emilia demanda al Coordinatore dell’unità operativa di riferimento la comunicazione di variazione del turno del dipendente. Purtroppo non è così. Tale comunicazione grava sugli addetti all’ufficio servizi che passano tanto di quel tempo a cercare di comunicare con il diretto interessato ed in contemporanea devono comunque assolvere a tutte le altre incombenze dell’ufficio tra cui anche garantire i cambi mensa personalmente ai colleghi a turno. Essendo la situazione in argomento fortemente allarmante sotto il profilo della carenza del personale al punto da comprimere i diritti soggettivi dei lavoratori, questa O.S. chiede si valuti, ancora una volta, come lo è stato per l’emergenza Covid-19, richiesta ai Superiori Uffici di invio di personale in missione, così come la sospensione , fino alla fine del piano ferie o a fine corso Agenti , previsto per il mese di luglio, allorquando, si spera, venga destinato un numero di unità per gli II.PP di Reggio Emilia.