È di qualche giorno fa la notizia dell’insediamento della commissione speciale temporanea che, in attesa dalla costituzione delle commissioni parlamentari permanenti, avrebbe dovuto occuparsi dell’esame delle “questioni appese” fra le quali (per quanto di nostro interesse) spicca la tanto discussa riforma penitenziaria. “Avrebbe dovuto”! ed invece un nuovo nulla di fatto arriva dalla bagarre politica che, nonostante il pressing dell’attuale Governo, ha condotto i nuovi parlamentari a bocciare l’assegnazione della materia alla commissione speciale per i prescritti pareri perché – a dire dei contrari – nella supercommissione non vi sono membri competenti in materia. Il tutto è tutto rinviato, dunque, a quando saranno istituite le commissioni ordinarie. “Una brusca frenata ad una riforma che – per quanto insufficiente – avrebbe potuto costituire il punto di partenza di un cambiamento necessario e non più differibile” – Così commenta la notizia il Segretario Generale del Si.N.A.P.Pe, dott. Roberto Santini. “Siamo perfettamente consapevoli delle difficoltà che caratterizzano il panorama politico post elettorale, e da cittadini prima ancora che da poliziotti penitenziari, non possiamo che confidare nelle soluzioni che il Capo dello Stato vorrà individuare per uscire da questo comprensibile momento di stallo; tuttavia – precisa Santini – da addetti ai lavori non possiamo che esprimere ancora una volta amarezza per una situazione che travolge incidentalmente il nostro mondo lavorativo e lo spinge sempre di più verso il basso. Quell’attesa valorizzazione del Corpo (che sarebbe dovuta essere attuata, con i correttivi del caso) proprio attraverso la pubblicizzata riforma, quella deflazione della carcerazione, quel rafforzamento delle misure alternative, restano progetti che forse saranno attuati nel lungo periodo, mentre adesso continua l’emergenza, non cessano le aggressioni e i penitenziari si muovono inesorabilmente verso il basso”. “è forse allora giunto il momento – conclude il leader del Si.N.A.P.Pe – che la classe politica prenda responsabilmente atto del fatto che il mondo penitenziario costituisce una seria emergenza sociale e che come tale va affrontata, mettendo da parte giubbe, ideologie e battaglie di posizionamento”.
Utilizziamo i cookie per assicurarti di offrirti la migliore esperienza sul nostro sito web. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.Ok
COMUNICATO – RIFORMA DELLE CARCERI: Incompetenza della Commissione Speciale.
È di qualche giorno fa la notizia dell’insediamento della commissione speciale temporanea che, in attesa dalla costituzione delle commissioni parlamentari permanenti, avrebbe dovuto occuparsi dell’esame delle “questioni appese” fra le quali (per quanto di nostro interesse) spicca la tanto discussa riforma penitenziaria. “Avrebbe dovuto”! ed invece un nuovo nulla di fatto arriva dalla bagarre politica che, nonostante il pressing dell’attuale Governo, ha condotto i nuovi parlamentari a bocciare l’assegnazione della materia alla commissione speciale per i prescritti pareri perché – a dire dei contrari – nella supercommissione non vi sono membri competenti in materia. Il tutto è tutto rinviato, dunque, a quando saranno istituite le commissioni ordinarie. “Una brusca frenata ad una riforma che – per quanto insufficiente – avrebbe potuto costituire il punto di partenza di un cambiamento necessario e non più differibile” – Così commenta la notizia il Segretario Generale del Si.N.A.P.Pe, dott. Roberto Santini. “Siamo perfettamente consapevoli delle difficoltà che caratterizzano il panorama politico post elettorale, e da cittadini prima ancora che da poliziotti penitenziari, non possiamo che confidare nelle soluzioni che il Capo dello Stato vorrà individuare per uscire da questo comprensibile momento di stallo; tuttavia – precisa Santini – da addetti ai lavori non possiamo che esprimere ancora una volta amarezza per una situazione che travolge incidentalmente il nostro mondo lavorativo e lo spinge sempre di più verso il basso. Quell’attesa valorizzazione del Corpo (che sarebbe dovuta essere attuata, con i correttivi del caso) proprio attraverso la pubblicizzata riforma, quella deflazione della carcerazione, quel rafforzamento delle misure alternative, restano progetti che forse saranno attuati nel lungo periodo, mentre adesso continua l’emergenza, non cessano le aggressioni e i penitenziari si muovono inesorabilmente verso il basso”. “è forse allora giunto il momento – conclude il leader del Si.N.A.P.Pe – che la classe politica prenda responsabilmente atto del fatto che il mondo penitenziario costituisce una seria emergenza sociale e che come tale va affrontata, mettendo da parte giubbe, ideologie e battaglie di posizionamento”.
Vi terremo aggiornati sugli sviluppi.
comunicato-riforma-delle-carceri-incompetenza-della-commissione-speciale
Cerca
Categorie
Ultimi articoli inseriti
Calendario