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P.R.A.P. PUGLIA e BASILICATA: Esiti incontro! Si.N.A.P.Pe: si cambi rotta o sarà troppo tardi.

Luglio 20, 2018 Sinappe 0 Comments

Su apposita convocazione del Provveditore Regionale, si è tenuto ieri l’incontro fra il vertice regionale e le organizzazioni sindacali, per fare il punto della situazione sul dramma degli organici e sulle varie problematiche che interessano il distretto. Netta la posizione del Si.N.A.P.Pe che ha ribadito tutta la propria insoddisfazione per lo stato delle cose a fronte di una distorta percezione, che va dal centro alla periferia, delle gravi condizioni in cui versano gli istituti di Puglia e Basilicata; basti pensare come gli stessi siano stati interessati da mobilità in entrata in maniera davvero residuale e come non abbiano conosciuto nemmeno un incremento di risorse per ore di lavoro straordinario. La stessa preoccupazione si è consegnata all’Eccellentissimo Prefetto di Foggia, nel corso dell’incontro del 12 luglio. Pare quasi che in Puglia vada tutto bene; una specie di “Eden” dove, però, gli eventi critici si registrano con cadenza quotidiana e il tasso di sovraffollamento non accenna a diminuire. Gli organici sono inadeguati, e questo è fuori dubbio, la anche la gestione di quel poco che c’è non risulta efficiente. Considerata l’inefficacia del dialogo presso le periferie (ove si registrano molte resistenze al cambiamento), figlia di un sistema di relazioni sindacali che non può di certi dirsi fluido e costante, sia il Provveditore ad intervenire, a concordare con le organizzazioni sindacali le coordinate affinché si giunga a razionalizzare le risorse e ad allineare, almeno nel distretto, le modalità di impiego del personale. E’ inammissibile – ad esempio – che in due istituti di pari dimensioni, in uno siano sufficienti 2 unità all’Ufficio Servizi, nell’altro ne servano 6. E questo è solo uno degli squilibri. Si è posto l’accento sull’inefficacia della gestione dei Nuclei, ove si registra un elevato livello di doglianza del personale sia per gli insostenibili ritmi lavorativi, sia per disparità di trattamento evidenti e incorreggibili. Si avvicendino, a questo punto, i comandanti dei Nuclei. Si dia una definizione all’organizzazione del lavoro dei Nuclei interprovinciali, un progetto rimasto appeso da circa due anni. Si risolva il problema delle direttissime, che carica oltremodo le incombenze del personale. Il provveditore riprenda il timone di questa nave alla deriva. Non si può andare avanti così!

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