Ill.mi interlocutori, l’evento critico che ha interessato il penitenziario dauno lo scorso 11 settembre, accende nuovamente i riflettori sul destino segnato di un istituto difficile che, quotidianamente, scrive la replica di se stesso; un Istituto ove le criticità si presentano con ciclica ed inquietante costanza. Accade così che un detenuto, già noto in Regione per la sua condotta, giunge a Foggia e dopo pochi giorni appicca un incendio nella camera di pernotto, causando l’intossicazione di 7 unità di Polizia Penitenziaria. E paradossalmente v’è anche da complimentarsi con il personale foggiano che per alcuni giorni è riuscito a contenere il detenuto, il cui disagio comportamentale appare evidente.
L’evento di cui si narra giunge il giorno dolo dalla pubblicazione dello sconcertante ma condivisibile articolo apparso sul L’Espresso1 che sintetizza l’esito allarmante, se non addirittura inquietante, della visita condotta dal Partito Radicale lo scorso 8 settembre, che non fa che mettere il luce problematiche che il Si.N.A.P.Pe va evidenziando da lungo tempo e che ha partecipato anche all’autorità di Governo territoriale, nella conferenza dello scorso luglio. Il prossimo 25 settembre anche la Segreteria Generale del Si.N.A.P.Pe si recherà a Foggia per una visita sui luoghi di lavoro per toccare con mano, ove ve ne fosse la necessità, difficoltà ormai note: insufficienza di personale, assenza di una Autorità Dirigente che assicuri la quotidiana gestione di un istituto difficile ma orfano. La richiesta urgente è quella che si provveda da un lato, magari attraverso sapienti politiche di distacco, a ristorare il sofferente organico del penitenziario, e dall’altro all’individuazione almeno di un vice direttore in pianta stabile che assicuri la continuità della gestione, viste le plurime e legittime assenze del direttore titolare. Si intervenga concretamente per escludere che si sia imboccata la strada del non ritorno di un istituto al collasso. Si resta in attesa di cortese quanto solerte cenno di riscontro, certi dell’esatta rilevanza che vorrà accordarsi alla presente segnalazione.
Utilizziamo i cookie per assicurarti di offrirti la migliore esperienza sul nostro sito web. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.Ok
CASA CIRCONDARIALE DI FOGGIA – Ennesimo evento critico
Ill.mi interlocutori, l’evento critico che ha interessato il penitenziario dauno lo scorso 11 settembre, accende nuovamente i riflettori sul destino segnato di un istituto difficile che, quotidianamente, scrive la replica di se stesso; un Istituto ove le criticità si presentano con ciclica ed inquietante costanza. Accade così che un detenuto, già noto in Regione per la sua condotta, giunge a Foggia e dopo pochi giorni appicca un incendio nella camera di pernotto, causando l’intossicazione di 7 unità di Polizia Penitenziaria. E paradossalmente v’è anche da complimentarsi con il personale foggiano che per alcuni giorni è riuscito a contenere il detenuto, il cui disagio comportamentale appare evidente.
L’evento di cui si narra giunge il giorno dolo dalla pubblicazione dello sconcertante ma condivisibile articolo apparso sul L’Espresso1 che sintetizza l’esito allarmante, se non addirittura inquietante, della visita condotta dal Partito Radicale lo scorso 8 settembre, che non fa che mettere il luce problematiche che il Si.N.A.P.Pe va evidenziando da lungo tempo e che ha partecipato anche all’autorità di Governo territoriale, nella conferenza dello scorso luglio. Il prossimo 25 settembre anche la Segreteria Generale del Si.N.A.P.Pe si recherà a Foggia per una visita sui luoghi di lavoro per toccare con mano, ove ve ne fosse la necessità, difficoltà ormai note: insufficienza di personale, assenza di una Autorità Dirigente che assicuri la quotidiana gestione di un istituto difficile ma orfano. La richiesta urgente è quella che si provveda da un lato, magari attraverso sapienti politiche di distacco, a ristorare il sofferente organico del penitenziario, e dall’altro all’individuazione almeno di un vice direttore in pianta stabile che assicuri la continuità della gestione, viste le plurime e legittime assenze del direttore titolare. Si intervenga concretamente per escludere che si sia imboccata la strada del non ritorno di un istituto al collasso. Si resta in attesa di cortese quanto solerte cenno di riscontro, certi dell’esatta rilevanza che vorrà accordarsi alla presente segnalazione.
casa-circondariale-di-foggia-ennesimo-evento-critico
Cerca
Categorie
Ultimi articoli inseriti
Calendario