Egregio Provveditore,
in adesione a quanto segnalato dalla S.V. in data 04/05/2018, con nota prot. n° 17095, la nostra segreteria provinciale di Piacenza indirizzava alla Direzione in indirizzo nota prot. n° 11/2018/SP-PC, datata 29/05/2018, al fine di richiamare tale Direzione al corretto uso del lavoro straordinario. In data di ieri la stessa Direzione, con nota n° 8903 (?), rispondeva alla nostra segreteria provinciale che i criteri previsti dalle vigenti norme contrattuali per far ricorso al lavoro straordinario erano, sostanzialmente, rispettati, affermando che “la prestazione straordinaria viene richiesta a chi ha dato il consenso ma non si può escludere a priori la restante parte del personale, fornendone motivazione”.
Questa Segreteria Regionale deve purtroppo smentire categoricamente quanto affermato dalla Direzione della Casa Circondariale di Piacenza, in quanto, a differenza di quanto previsto dall’art. 11, comma 4 del PIR, il personale non viene interpellato da anni per fornire o meno il consenso scritto allo svolgimento del lavoro straordinario. Pertanto tali prestazioni vengono richieste indistintamente a tutto il personale, oltre ad essere previste già nel programmato mensile, in deroga a tutte le vigenti norme contrattuali che prevedono un ricorso residuale e non programmato al lavoro straordinario.
Si segnala, a titolo esemplificativo, il caso del servizio di piantonamento presso il nosocomio cittadino che spesso e volentieri si protrae ben oltre le 8 ore di servizio (anche dalle ore 8.00 alle ore 17.00), senza che al personale venga motivato alcunché ne data nessuna informazione sull’entità dello straordinario da svolgere ne sulle modalità per fruire del pasto, atteso che per prassi consolidata non viene quasi mai assicurato il cambio per la pausa pranzo o cena.
Signor Provveditore, il personale di Piacenza è stanco di essere preso in giro e chiede di poter fruire dei medesimi diritti garantiti ai Poliziotti Penitenziari in servizio presso altri Istituti, a partire dalla programmazione su 4 quadranti dei turni di servizio che nel caso dei Piantonamenti in ospedale va prevista in maniera tassativa, in virtù di quanto previsto dalle norme pattizie. Siamo, pertanto, a chiederLe di voler intercedere presso la Direzione della Casa Circondariale di Piacenza affinché provveda, senza alcun ulteriore indugio a garantire il rispetto delle norme contrattuali, riportando l’Istituto piacentino nell’alveo della legalità..
Utilizziamo i cookie per assicurarti di offrirti la migliore esperienza sul nostro sito web. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.Ok
CASA CIRCONDARIALE DI PIACENZA – Consenso Lavoro Straordinario.
Egregio Provveditore,
in adesione a quanto segnalato dalla S.V. in data 04/05/2018, con nota prot. n° 17095, la nostra segreteria provinciale di Piacenza indirizzava alla Direzione in indirizzo nota prot. n° 11/2018/SP-PC, datata 29/05/2018, al fine di richiamare tale Direzione al corretto uso del lavoro straordinario. In data di ieri la stessa Direzione, con nota n° 8903 (?), rispondeva alla nostra segreteria provinciale che i criteri previsti dalle vigenti norme contrattuali per far ricorso al lavoro straordinario erano, sostanzialmente, rispettati, affermando che “la prestazione straordinaria viene richiesta a chi ha dato il consenso ma non si può escludere a priori la restante parte del personale, fornendone motivazione”.
Questa Segreteria Regionale deve purtroppo smentire categoricamente quanto affermato dalla Direzione della Casa Circondariale di Piacenza, in quanto, a differenza di quanto previsto dall’art. 11, comma 4 del PIR, il personale non viene interpellato da anni per fornire o meno il consenso scritto allo svolgimento del lavoro straordinario. Pertanto tali prestazioni vengono richieste indistintamente a tutto il personale, oltre ad essere previste già nel programmato mensile, in deroga a tutte le vigenti norme contrattuali che prevedono un ricorso residuale e non programmato al lavoro straordinario.
Si segnala, a titolo esemplificativo, il caso del servizio di piantonamento presso il nosocomio cittadino che spesso e volentieri si protrae ben oltre le 8 ore di servizio (anche dalle ore 8.00 alle ore 17.00), senza che al personale venga motivato alcunché ne data nessuna informazione sull’entità dello straordinario da svolgere ne sulle modalità per fruire del pasto, atteso che per prassi consolidata non viene quasi mai assicurato il cambio per la pausa pranzo o cena.
Signor Provveditore, il personale di Piacenza è stanco di essere preso in giro e chiede di poter fruire dei medesimi diritti garantiti ai Poliziotti Penitenziari in servizio presso altri Istituti, a partire dalla programmazione su 4 quadranti dei turni di servizio che nel caso dei Piantonamenti in ospedale va prevista in maniera tassativa, in virtù di quanto previsto dalle norme pattizie. Siamo, pertanto, a chiederLe di voler intercedere presso la Direzione della Casa Circondariale di Piacenza affinché provveda, senza alcun ulteriore indugio a garantire il rispetto delle norme contrattuali, riportando l’Istituto piacentino nell’alveo della legalità..
casa-circondariale-di-piacenza-consenso-lavoro-straordinario
Cerca
Categorie
Ultimi articoli inseriti
Calendario