RIF. NOTA PRAP MILANO PROT. 93802/U.O.R. DEL 20 DICEMBRE 2016 – MANCATA CONVOCAZIONE PER ATTIVAZIONE DI PROCEDURA DI RAFFREDDAMENTO DEI CONFLITTI – DIREZIONE II^ CASA DI RECLUSIONE MILANO BOLLATE
Egregio Sig. Provveditore,
riceviamo la vostra missiva del 20 dicembre 2016 (Rif. Prot. N.93802/U.O.R.) che si allega alla
presente e pur apprezzando l’iniziativa e l’intento di dialogare in maniera serena e scevra da
qualsivoglia connotazione polemica, non possiamo esimerci del dover ribadire, in premessa,
questo nell’ottica di un rapporto sinergico e costruttivo, che presso la II^ Casa di Reclusione di
Milano Bollate gli accordi sindacali concordati e siglati devono essere rispettati ed applicati,
altrimenti a questa O.S. non interessa sottoscrivere un aggiornamento del P.I.L. che avrebbe
solo la mera facciata di intenti. Non intendiamo assolutamente alzare il tono della polemica, ma semplicemente dimostrare che
le nostre doglianze sono reali, tangibili e concrete, nonostante questo, la Direzione di Milano
Bollate non si è mai concretamente attivata a risolvere le problematiche rappresentate, anzi, la
logica conseguenza dell’attività posta in essere dalla suddetta Direzione è fonte di tensioni e
conflitti con la scrivente Organizzazione Sindacale.
Con nota prot. n. 365/SEG.REG del 25 novembre 2016, il Si.N.A.P.Pe aveva ben evidenziato alla
S.V. le criticità più corposo, al fine di descrivere il quadro della precarietà e della confusione
che regna all’interno della Casa di Reclusione di Milano Bollate.
Il Si.N.A.P.Pe Vorrebbe invece realizzare, nel rispetto delle normative contrattuali, un quadro
di regole condivise, eque e trasparenti al fine di evitare appunto quella confusione istituzionale
dove chi predilige il torbido assume decisioni sulla base delle convenienze e dell’opportunità
del momento.
La violazione delle norme contrattuali a tutela e garanzia dei diritti del personale lede le
potenzialità conflittuali dei lavoratori nel loro insieme e scoraggia o, comunque, vanifica
l’organizzazione della loro tutela, così come gli obblighi derivanti dalle norme contrattuali non
sono meri adempimenti formali e burocratici, ma corrispondono ad un reale equilibrio tra le
parti.
Queste negazioni costituiscono, inevitabilmente, un deliberato rifiuto del ruolo istituzionale del
sindacato ed arreca allo stesso un danno irreversibile in termini rappresentanza e credibilità,
generando sfiducia fra il sindacato e il personale rappresentato sia per coloro che sono
direttamente coinvolti, sia per coloro che possono temere di non poter più contare su un
efficace difesa dei propri diritti.
Sig. Provveditore, deve comunque essere chiaro che questa O.S. le chiede, ci scusi se è poco,
solamente il rispetto di quanto espressamente stabilito dalle norma contrattuali, e dagli
accordi sindacali siglati all’interno della Casa di Reclusione di Milano Bollate.
Detto ciò, deve certamente prevalere il buon senso e gli interessi del personale, ragione per cui
la scrivente O.S. intende raccogliere l’invito della S.V. rivolto alla ripresa della partecipazione
alle trattative con la Direzione di Bollate, tuttavia, se la suddetta Direzione procederà con
stesso modus operando, vale a dire, nel violare palesemente quanto concordato, e di
conseguenza non vi sarà una inversione di tendenza, si procederà nuovamente a richiedere
l’attivazione della procedura di raffreddamento dei conflitti.
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RIF. NOTA PRAP MILANO PROT. 93802/U.O.R. DEL 20 DICEMBRE 2016 – MANCATA CONVOCAZIONE PER ATTIVAZIONE DI PROCEDURA DI RAFFREDDAMENTO DEI CONFLITTI – DIREZIONE II^ CASA DI RECLUSIONE MILANO BOLLATE
Egregio Sig. Provveditore,
riceviamo la vostra missiva del 20 dicembre 2016 (Rif. Prot. N.93802/U.O.R.) che si allega alla
presente e pur apprezzando l’iniziativa e l’intento di dialogare in maniera serena e scevra da
qualsivoglia connotazione polemica, non possiamo esimerci del dover ribadire, in premessa,
questo nell’ottica di un rapporto sinergico e costruttivo, che presso la II^ Casa di Reclusione di
Milano Bollate gli accordi sindacali concordati e siglati devono essere rispettati ed applicati,
altrimenti a questa O.S. non interessa sottoscrivere un aggiornamento del P.I.L. che avrebbe
solo la mera facciata di intenti. Non intendiamo assolutamente alzare il tono della polemica, ma semplicemente dimostrare che
le nostre doglianze sono reali, tangibili e concrete, nonostante questo, la Direzione di Milano
Bollate non si è mai concretamente attivata a risolvere le problematiche rappresentate, anzi, la
logica conseguenza dell’attività posta in essere dalla suddetta Direzione è fonte di tensioni e
conflitti con la scrivente Organizzazione Sindacale.
Con nota prot. n. 365/SEG.REG del 25 novembre 2016, il Si.N.A.P.Pe aveva ben evidenziato alla
S.V. le criticità più corposo, al fine di descrivere il quadro della precarietà e della confusione
che regna all’interno della Casa di Reclusione di Milano Bollate.
Il Si.N.A.P.Pe Vorrebbe invece realizzare, nel rispetto delle normative contrattuali, un quadro
di regole condivise, eque e trasparenti al fine di evitare appunto quella confusione istituzionale
dove chi predilige il torbido assume decisioni sulla base delle convenienze e dell’opportunità
del momento.
La violazione delle norme contrattuali a tutela e garanzia dei diritti del personale lede le
potenzialità conflittuali dei lavoratori nel loro insieme e scoraggia o, comunque, vanifica
l’organizzazione della loro tutela, così come gli obblighi derivanti dalle norme contrattuali non
sono meri adempimenti formali e burocratici, ma corrispondono ad un reale equilibrio tra le
parti.
Queste negazioni costituiscono, inevitabilmente, un deliberato rifiuto del ruolo istituzionale del
sindacato ed arreca allo stesso un danno irreversibile in termini rappresentanza e credibilità,
generando sfiducia fra il sindacato e il personale rappresentato sia per coloro che sono
direttamente coinvolti, sia per coloro che possono temere di non poter più contare su un
efficace difesa dei propri diritti.
Sig. Provveditore, deve comunque essere chiaro che questa O.S. le chiede, ci scusi se è poco,
solamente il rispetto di quanto espressamente stabilito dalle norma contrattuali, e dagli
accordi sindacali siglati all’interno della Casa di Reclusione di Milano Bollate.
Detto ciò, deve certamente prevalere il buon senso e gli interessi del personale, ragione per cui
la scrivente O.S. intende raccogliere l’invito della S.V. rivolto alla ripresa della partecipazione
alle trattative con la Direzione di Bollate, tuttavia, se la suddetta Direzione procederà con
stesso modus operando, vale a dire, nel violare palesemente quanto concordato, e di
conseguenza non vi sarà una inversione di tendenza, si procederà nuovamente a richiedere
l’attivazione della procedura di raffreddamento dei conflitti.
NOTA SINAPPE DEL 10 GENNAIO 2017 – C.R. BOLLATE -RAFFREDAMENTO DEI CONFLITTI – INERZIA PRAP MILANO
93802 sinappe bollate inerzia prap raffredd conflitti – a o.s.
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